Ustica e le isole Eolie rischiano di pagare a caro prezzo i tagli al finanziamento regionale per i collegamenti con le isole minori. È l’allarme che lancia oggi 3 febbraio la Filt Cgil di Messina in occasione del confronto con l’assessore al Bilancio, quello alla Mobilità e i sindacati.
“Partono male i lavori del tavolo di trattativa – commenta Pino Foti, segretario generale della Filt di Messina –. Diamo atto al governo regionale che le responsabilità dei tagli appartengono tutti e per intero al governo Berlusconi, contro cui fra l’altro una buona parte della classe politica messinese e siciliana non ha mosso un dito; ma questa operazione tende a ridurre di un quinto i finanziamenti dei contratti di servizio in essere e in alcuni casi addirittura impedisce la copertura del capitolo di bilancio per le gare ancora da espletare”.
A condizionare negativamente la trattativa, la decisione, assunta nei giorni scorsi dalla commissione Trasporti dell’Ars (Assemblea regionale siciliana) di tagliare del 20 per cento le risorse destinate ai collegamenti con le isole. Un taglio operativo a partire già da gennaio. “Questo taglio condiziona tutta la partita. Là dove i contratti di servizio sono già stati banditi, verranno automaticamente ridotti del 20 per cento. Ma nel caso di gare ancora da espletare, come per il collegamento con Ustica, a breve, o le isole Eolie, il prossimo anno, si rischia di non avere nemmeno le risorse in bilancio per bandire la gara”, spiega Foti che sulla questione formula un’ipotesi. “Non vorremmo che il taglio del 20%, che tende di fatto ad escludere i servizi integrativi alle Eolie e alle altre isole minori, sia conseguenza dell’impegno che lega la Regione alla Siremar”; un impegno i cui caratteri potrebbero essere tali da mettere in contrapposizione servizio integrativo e Siremar. “A farne le spese in termini di mobilità, lavoro e sviluppo saranno le popolazioni e i lavoratori”.
La Filt preannuncia di conseguenza una forte mobilitazione con forme anche estreme di protesta. “Ridurre i collegamenti con le Eolie così come con Ustica significa non solo perdere posti di lavoro diretti e nell’indotto, nei servizi portuali, per esempio. Ma danneggiare anche la mobilità dei cittadini e l’economia di questi luoghi, che vive soprattutto di turismo. Per questo, se al tavolo odierno la Regione non farà un passo indietro garantendo le risorse necessarie ai collegamenti con le isole, scatterà una protesta generale e il blocco dei mezzi nei porti”, annuncia il dirigente sindacale.
Sicilia, tagli ai collegamenti con le isole minori
Ustica e le Eolie più difficili da raggiungere. Foti, Filt Cgil: “Se la Regione non fa dietrofront pronti a bloccare i mezzi”
3 febbraio 2012 • 00:00