Prosegue il confronto tra sindacato e amministrazione regionale siciliana sul tema della stabilizzazione dei precari Asu. Un incontro si è tenuto oggi (18 ottobre) tra il dirigente generale del dipartimento lavoro e la Fp Cgil Sicilia, che giorni fa aveva chiesto chiarimenti. Il Dipartimento, raccolte tutte le istanze, procederà a individuare le nuove pubbliche amministrazioni, o gli enti sottoposti al controllo regionale che potranno assorbire questi lavoratori.
"Abbiamo chiesto di sapere - dicono Clara Crocè, della segreteria della Fp Sicilia e Salvo Mussolino, del coordinamento Asu - se sono già stati già individuati gli enti che potranno assorbire i lavoratori e le modalità di utilizzo degli stessi”. I due esponenti della Fp hanno fatto rilevare che “gli Asu individuati per lavorare presso i siti e le strutture dei Beni culturali, prestano la loro attività attraverso protocolli d’intesa non sono previsti dalla normativa vigente”.
“Ci è stata data disponibilità al confronto- riferiscono Crocè e Mussolino- e ci è stato detto che, in questo periodo di fine legislatura, il dipartimento Lavoro si limiterà a raccogliere tutti i piani di fuoriuscita presentati degli enti utilizzatori e le istanze dei lavoratori, secondo le direttive della circolare oggetto della discussione e a fare una relazione sui dati raccolti, con l’impegno subito dopo l’insediamento del nuovo governo regionale, a discutere con le parti sociali le modalità di individuazione degli enti, di assegnazione e le modalità di utilizzo del personale Asu”.