“La destinazione di risorse a un piano straordinario per l’occupabilità e di contrasto alla povertà è un fatto certamente importante, in una regione che continua a perdere occupati e che conta quest’anno istanze per ammortizzatori in deroga che valgono circa 300 milioni. Una rimodulazione però è di per sé una sconfitta, la conferma che c’è stata un’incapacità di spesa, un fallimento, e che si è perso del tempo contribuendo così all’aggravarsi della situazione”. Lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia che rileva che, “è grave dovere constatare che Assi prioritari importanti come quelli dell’Adattabilità, della Transnazionalità e dell’Interregionalità hanno registrato una spesa certificata compresa tra lo zero e il 2%.La politica di governo non ne esce bene - sottolinea il segretario della Cgil - e andrebbe avviata una seria riflessione che riguardi anche la burocrazia asfittica di questa regione”.
Per Pagliaro, “se i fondi europei fossero stati spesi bene e per tempo, la situazione economico-sociale della regione ne avrebbe tratto benefici, con effetti positivi in termini di sviluppo e di lavoro”. “Ma così non è stato - incalza Pagliaro - e oggi non si può che guardare positivamente a interventi destinati a far fronte al disagio sociale, avendo chiaro che si apre adesso un iter che auspichiamo si concluda presto. In tal senso – conclude- spetta all’Autorità di gestione sollecitare il governo nazionale e l’Ue a fare presto”.
Sicilia: Pagliaro (Cgil), rimodulazione fondi Ue testimonia fallimento
12 settembre 2014 • 00:00