La Flai Cgil lancia l'allarme sugli effetti devastanti che il blocco dei trasporti in Sicilia sta producendo sull'attività di centinaia di aziende agricole. Il sindacato denuncia in particolare la sospensione dal lavoro di migliaia di operai del settore agricolo della regione, con ripercussioni pesanti su tutta la filiera alimentare anche nel resto del paese. Lo afferma il segretario nazionale Flai Cgil Gino Rotella in merito a quanto sta avvenendo in questi giorni in Sicilia.

"E' successo anche nel recente passato, afferma, che la potente lobby del trasporto siciliano abbia comportato il fermo delle attività nel settore agricolo, con ripercussioni sul lavoro e sul complesso sistema di approvvigionamento e dei prezzi di frutta e verdura. Tutto ciò è semplicemente inammissibile", dice Rotella. E, prosegue, "se fa venire in mente l'alleanza tra mafia e camorra per il controllo del settore ortofrutticolo, in particolare dei mercati e del trasporto dei prodotti "appaltato" al clan dei casalesi (come una recente inchiesta della magistratura ha accertato), mette in evidenza la necessità e l'urgenza di avviare un reale ed effettivo processo di riforma della politica agricola nazionale, nel suo insieme, non solo per ridurre le filiere agroalimentari ma per renderle più trasparenti e meno affollate di soggetti estranei che offrono i diversi "servizi" dell'agromafie: dal lavoro, ai trasporti, ai prestiti", conclude il segretario della Flai Cgil.