Applicare il metodo del protocollo Antoci, ormai parte integrante del Codice antimafia, a tutti i progetti finanziati con fondi europei, affermando così la piena legalità nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari. È la richiesta di Cgil e Silp, lanciata a Palermo, nel corso del direttivo regionale del sindacato di Polizia, che ha da dato il via al percorso che porterà al congresso del Silp. Il protocollo Antoci rende obbligatoria la certificazione antimafia per le concessioni demaniali che ricadono nei regimi di sostegno previsti dalla politica comunitaria, a prescindere dal valore complessivo. Legalità e sicurezza sono stati i temi al centro del dibattito del direttivo, assieme a quelli delle tutele da garantire ai lavoratori della Polizia, “impegnati, dal canto loro – ha rilevato Pietro Colapietro, del Silp nazionale –, a garantire la sicurezza e a tutelare la vita delle persone”. Luciano Silvestri, della Cgil nazionale, ha precisato che "la confederazione è interessata a sostenere i lavoratori della Polizia, anello fondamentale di un sistema che deve garantire l’affermazione della legalità in tutti gli ambiti”. I temi della legalità saranno al centro anche di un seminario sul Pon legalità che si svolgerà a breve su iniziativa della Cgil.