“Il piano straordinario è una possibilità di recupero che il ministro Barca ha voluto offrire al governo regionale per rimodulare risorse che altrimenti sarebbero andate perdute. Così potrà essere avviata la riforma della formazione professionale, per cui la Cgil si è battuta. Ma è chiaro che per i giovani servono anche altri interventi”. Lo ha detto Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia, intervenendo alla giornata di lavori del Fondo sociale europeo sul programma operativo 2007-2013 e sul piano straordinario per il lavoro.
“Il disagio giovanile – ha sottolineato Maggio – è ormai conclamato, basti pensare ai 350 mila Neet siciliani, giovani al momento senza prospettive. Oltre agli interventi formativi, per i giovani occorre un piano supportato da adeguate risorse che punti ad aumentare il tasso di occupazione, incentrato sullo sviluppo dell’apparato produttivo e degli altri settori su cui è possibile scommettere”.
In merito a quanto sostenuto dal ministro Fornero, che commenta positivamente i risultati della regione sul piano operativo Fse 2007-2013, la leader della Cgil siciliana ha aggiunto: Ci auguriamo che la Regione, dopo avere colto al balzo l’occasione offerta dal governo nazionale, proceda alla rimodulazione degli altri fondi europei in modo da dare risposte concrete in termini di sviluppo, l’unica strada per dare vere prospettive ai giovani”.
Sicilia, Cgil: piano straordinario per lavoro giovanile
18 giugno 2012 • 00:00