Sono 12mila le firme raccolte dai giovani della Cgil Sicilia in calce a un disegno di legge di iniziativa popolare per regolamentare nell’isola gli stage. La campagna “Non + Stage truffa in Sicilia” è durata tre mesi nel corso dei quali sono state promosse centinaia di iniziative in duecento comuni. L’ultimo atto lunedì 6 febbraio, quando una delegazione si recherà all’assessorato regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica per depositare le firme e il testo presso la commissione per i procedimenti referendari e le iniziative legislative. Ci vorranno poi circa tre mesi affinché il provvedimento, una volta giudicato ammissibile, arrivi in aula.

“Puntiamo a riportare lo stage alla sua funzione originaria – dice Andrea Gattuso, responsabile del dipartimento politiche giovanili della Cgil Sicilia –, per arginare l’uso degli stage truffa, per dare diritti e tutele agli stagisti e rilanciare l'occupazione giovanile”. Aggiunge Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia: “Stage e apprendistato potrebbero divenire realmente strumenti per creare occupazione". "Deve però cambiare – sottolinea – la filosofia che ha improntato l’azione dell’assessorato al Lavoro, che ha usato male le risorse di cui dispone, non dando risposte ai giovani e ai lavoratori”. “Gli stage – prosegue Maggio – sono la dimostrazione più evidente di questo: sono serviti per dare risposte alle imprese, senza assicurare ai lavoratori percorsi di professionalizzazione e sbocchi futuri, garantendo solo qualche spicciolo e precariato”.

In Sicilia gli stagisti sono ogni anno circa 17mila, “un esercito composto soprattutto da giovani qualificati diplomati e laureati – spiega Gattuso –, che finiscono loro malgrado nella giungla dei rapporti di lavoro non retribuito, senza i più elementari diritti, senza un vero progetto formativo”. “La nostra proposta – aggiunge – punta a riempire il vuoto normativo in materia con gli obiettivi di garantire i diritti degli stagisti e mettere fine alle truffe”.

Vengono allora proposte la certificazione delle competenze, forme di monitoraggio dei tirocini, durata certa, diritti in tema di alloggi, trasporti e mensa, assicurazione, sanzioni in caso di stage truffa. Il ddl prevede anche un finanziamento di 10 milioni di euro per assicurare borse di studio agli stagisti e incentivi per le aziende che assumono a tempo indeterminato. Secondo le stime della Cgil in questo modo verrebbero incentivate circa mille assunzioni a tempo indeterminato all’anno ed erogate circa 5mila borse di studio”. L’80 per cento delle firme raccolte dalla Cgil sono di giovani sotto i 35 anni.