"In data 15 giugno presso la sede di AssoCarni a Roma, Società Inalca, appartenente al Gruppo Cremonini, ha sottoscritto con le Federazioni Fai Cisl e Uila Uil un accordo lesivo del contratto nazionale dell'Industria Alimentare, andando in deroga all'art. 4 del contratto "Appalti, decentramenti produttivi e terziarizzazioni" nel quale, in sintesi, si sancisce che non dovrebbero esserci lavoratori in somministrazione. Pertanto la Flai Cgil ha deciso di non sottoscrivere detto accordo”. Ne dà notizia Marco Bermani, segretario nazionale della Flai Cgil. “Inalca avendo rescisso il contratto con il Consorzio Euro2000, nei fatti, ha annullato l'accordo del 1999, che istituiva il modello organizzativo per le produzioni all'interno della propria Società per regolamentare cooperative e consorzi. A tutt'oggi Inalca non ha presentato un progetto industriale che garantisca continuità lavorativa e occupazionale”.
“Riteniamo – prosegue Bermani - che l'unica soluzione percorribile, subito dopo l'emergenza produttiva e occupazionale, risolta attualmente attraverso attività in somministrazione, sia l'assunzione da questo momento di tutti i lavoratori oggi in forza nella società in somministrazione in Inalca”.
“Riteniamo anche che tutte le parti dell'accordo di oggi, nelle quali Inalca si impegna a risolvere e ripianare gli elementi economici spettanti ai lavoratori, possono in qualsiasi momento essere interrotti da iter civilistico e ministeriale, poiché siamo a conoscenza di diffide in atto avanzate dal Consorzio Euro2000 nei confronti di Inalca, e viceversa. Pertanto – conclude Bermani - la Flai Cgil con tutte le sue strutture verificherà modi e forme per garantire ai lavoratori oggi in somministrazione la reale certezza del loro futuro”.
Settore carni, Flai non firma accordo con Inalca
15 giugno 2015 • 00:00