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Sciopero generale oggi, 13 dicembre, in Safilo, dopo l’annuncio dei 700 esuberi Davanti ai siti produttivi è in corso la manifestazione dei lavoratori. L'annuncio è arrivato due giorni fa durante la presentazione del piano di ristrutturazione aziendale che nel dettaglio prevede 700 esuberi in Italia, dei quali 250 in Friuli, anche con la chiusura del sito produttivo, 50 nello stabilimento di Padova e 400 nello stabilimento di Longarone (Belluno). “Dato il carattere nazionale della vertenza, che interessa le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, e visto l’elevato numero di esuberi, che avranno ricadute devastanti sui territori interessati, riteniamo necessario l’intervento del ministero dello Sviluppo economico”, affermano Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.
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“L’azienda – si legge nella nota firmata da Rsu e sindacati –, a fronte di iniziative tese a recuperare attività nei siti produttivi italiani, ha comunicato una perdita di volumi pari al 50%. Poiché nel mercato non esistono licenze che possano sostituire la produzione dei marchi che stanno uscendo, ci ha presentato un piano industriale che prevedrebbe una pesantissima riduzione di personale e la chiusura del sito produttivo di Martignacco”.
“Pur prendendo atto di una importante situazione di difficoltà che mette a rischio la sopravvivenza della stessa Safilo – aggiungono i sindacati – ribadiamo che non è possibile che siano sempre i lavoratori a pagare il conto di scelte e strategie inadeguate; pertanto abbiamo richiesto di bloccare qualsiasi procedura per dare inizio a un confronto sulla situazione generale del gruppo e individuare strumenti e azioni che tutelino i lavoratori dichiarati in esubero, coinvolgendo tutte le istituzioni e i ministeri competenti”.