“Ci risiamo, il Tar emette una nuova sospensiva e nel servizio educativo del Comune di Livorno torna a regnare il caos”. Così Nidil Cgil, Fp Cgil e Cgil provinciale, Uiltemp, Uil Fpl e Uil provinciale commentano la seconda sospensiva arrivata dal Tribunale amministrativo regionale di Firenze, che affida nuovamente il servizio di somministrazione delle educatrici a Obiettivo Lavoro fino al 25 gennaio 2017. “Una diatriba tra aziende in cui rimangono stritolate le educatrici precarie” commentano i sindacati: “Non sappiamo ancora come e quando, ma le educatrici probabilmente dovranno subire un ulteriore passaggio da un’agenzia a un’altra e ci troveremo a una nuova trattativa per le assunzioni con Obiettivo Lavoro, da cui le lavoratrici si sono già dimesse, nonostante alcune avessero contratti a tempo indeterminato, pur di continuare a operare nelle scuole dove insegnano da anni”.

Una situazione scioccante e paradossale: “Le educatrici sono sconvolte, non è possibile per loro continuare a lavorare in questo modo, è ora di dire basta”. Questa situazione, spiegano i sindacati, è determinata “da un peccato originale che sta alla base: l’abuso della somministrazione nel servizio scolastico. A questo si aggiunge il grave ritardo nell’assegnazione dell’appalto, arrivata alle porte dell’anno scolastico”.

Nelle scuole di competenza del Comune di Livorno, circa una maestra su tre è un’interinale. “Le somministrate di fatto sopperiscono a una carenza strutturale di organico e le problematiche nell’assegnazione dell’appalto, non fanno altro che rendere maggiormente evidente tale criticità – illustrano i sindacati – mettendo a rischio la stessa erogazione del servizio: se le lavoratrici, in questo ping pong di ricorsi, si trovassero impossibilitate a lavorare per ragioni burocratiche, quante scuole rimarrebbero chiuse?”.