Violazioni continue vengono denunciate dal sindacato nel gruppo Serenissima ristorazione, il colosso veneto (oltre 5.000 dipendenti) che gestisce le mense negli ospedali, nelle scuole, oltre che in diverse aziende e centri commerciali nel Veneto e in diverse parti d’Italia (ultima, l’acquisizione di un contratto decennale con il policlinico Gemelli di Roma). Flessibilità imposta per non pagare gli straordinari, errori continui nelle buste paga, inquadramenti di lavoratori in qualifiche inferiori, utilizzo unilaterale di permessi e ferie, sono solo alcune delle criticità evidenziate da Filcams, Fisascat e Uiltucs e in alcuni casi già oggetto di denunce alla magistratura.
Il sindacato ha messo assieme i vari episodi producendo un corposo dossier, da cui emerge una questione Serenissima, che Cgil, Cisl e Uil di categoria intendono portare all’attenzione della committenza, oltre che della società veneta. In un settore come quello della ristorazione collettiva, dove il lavoro è fragile e ricattabile, un comportamento così negativo da parte di una grande azienda - che gestisce appalti più che solidi e milionari - rappresenta un’incrinatura inaccettabile, che trascina ancora più in basso le condizioni complessive nel comparto, di cui le tre sigle discuteranno a breve in un incontro con la Regione, in vista dell’apertura delle buste per l’assegnazione del megacontratto della ristorazione nella sanità, con il sistema del cook and chill al posto della lavorazione dei pasti in loco. Di tutto ciò, parleranno i sindacati in una conferenza stampa mercoledì 25 ottobre, alle 11,30, nella sede della Cgil veneta, a Mestre, via Peschiera, 7.