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Una buona notizia – anche se parziale – per i docenti costretti dal famoso algoritmo della Buona Scuola a trasferirsi da Nord a Sud senza possibilità di scelta e con meccanismi farraginosi e il più delle volte arbitrari. A lenire un po’ il meccanismo che mette a rischio le scelte di vita delle famiglie e delle persone sono arrivati due accordi siglati dai sindacati con le direzione scolastiche regionali di Sardegna e Sicilia e che riguardano il sostegno.
“Dal momento che in Sardegna ci sono circa 160 cattedre libere per gli insegnanti di sostegno – spiega Ivo Vacca, segretario regionale Flc-Cgil regionale –, cattedre in più rispetto a quelle già assegnate ai docenti che hanno i titoli, abbiamo chiesto e ottenuto che coloro che sono stati assegnati fuori dalla regione possano comunque tornare in Sardegna e insegnare nel sostegno”.
Secondo i sindacati, questo accordo permetterà almeno per quest’anno alla maggior parte di docenti trasferiti di rimanere in Sardegna. Bisognerà tuttavia avere dei requisiti, gli stessi che garantiscono la possibilità di usufruire della cosiddetta assegnazione provvisoria: un figlio, un marito o una moglie, un genitore da accudire o rientrare in una delle graduatoria a esaurimento. Essendo il sostegno una materia importante e complessa, i sindacati chiedono però alla Regione di fornire una preparazione specifica sulla materia e che le università tornino a organizzare i Tfa finalizzati al conseguimento di titoli di specializzazione specifici.
Un’intesa simile è stata siglata anche in Sicilia. Anche in questo caso si tratta di un accordo contrattuale siglato con la direzione scolastica regionale in materia di assegnazione e utilizzo del personale docente. Pure in questa circostanza, pur senza avere la specializzazione, i docenti che ne faranno richiesti potranno insegnare sui posti in deroga sul sostegno concessi alla Sicilia per l’anno scolastico 2016-17, dopo coloro che hanno diritto, per i titoli conseguiti, all’incarico e dopo l'accantonamento dei posti per i docenti iscritti in graduatoria a esaurimento e in graduatoria d'istituto con il titolo prescritto.
Si tratta, come è evidente, di soluzioni tamponi, che però danno un po’ di respiro a tanti lavoratori e alle proprie famiglie: un esempio di come la contrattazione, pur tra le tante difficoltà imposte dalle norme, può svolgere un ruolo importante per migliorare la condizione delle persone.
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