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ROMA - “I ritardi nel pagamento delle supplenze che continuano a verificarsi tuttora a distanza di tre mesi dai pubblici impegni presi a dicembre da autorevoli esponenti del Governo provano che quelle parole erano parole al vento e nulla avevano a che fare con la fase di transizione ad una situazione nuova ed efficiente”. A dirlo è Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil.
Se i ritardi nel pagamento delle supplenze continuano, “ora si aggiunge una novità: siamo allo scaricabarile delle responsabilità fra i ministeri dell'Istruzione e dell'Economia. La situazione – osserva il dirigente sindacale – sarebbe da rubricare alla dimensione del comico se non fosse seria e se non implicasse una sequenza di fatti negativi che sono i seguenti: precari non pagati, segreterie scolastiche portate allo stress di un lavoro tempestivo ma poi non raccolto dalle superiori autorità amministrative, clausole contrattuali violate, sistema informatico in perenne ritardo e in costante, ma mai esaurito, adeguamento”.
Così conclude Pantaleo: “Il governo della velocità dimostra di privilegiare l’andatura del gambero. La domanda è: possibile che per rendere esigibile un diritto, la retribuzione per il lavoro prestato, il lavoratore debba continuamente adire le vie giudiziarie?”.