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L'Italia è l'unico paese dell'area Ocse in cui si registra una diminuzione della spesa pubblica per le istituzioni scolastiche tra il 2000 e il 2011 (-3%,la media Ocse registra +38%). L'Italia è anche il Paese con la riduzione più marcata di investimenti (-5% 2000/2011). A svelare questo dato estremamente negativo è l'Ocse nel rapporto "Uno sguardo sull'Istruzione 2014", diffuso martedì 9 settembre.
Con la spesa calano anche le retribuzioni degli insegnanti. Tra il 2008 e il 2012 le buste paga dei docenti delle elementari e medie sono diminuite in media del 2%. Inoltre, dal 2005 al 2012, le retribuzioni statutarie dei docenti di ogni grado e con 15 anni di esperienza sono scese del 4,5%. Perdita compensata, in parte e comunque a livello individuale, dagli scatti di anzianità. Nel frattempo, a causa dei tagli alla spesa, è aumentato anche il numero medio di studenti per docente, che ora si avvicina alla media Ocse.
Ma nonostante il calo di spesa e investimenti, è in costante miglioramento la qualità dell'istruzione di base: in base ai test "Pisa" per la matematica, tra il 2003 e il 2012 è diminuita la percentuale dei quindicenni che ottengono un punteggio basso ed sono aumentati i più bravi.