“Il presidente del Consiglio Matteo Renzi conferma il bonus docenti anche per quest’anno perché è 'un contributo per formarsi'. E sul contratto si impegna a lavorare in finanziaria per un adeguamento salariale. Il fatto è che il bonus non è un contributo da confermare di anno in anno secondo i voleri del premier. È legge e non spetta a lui elargire il bonus o meno”. A dirlo è il segretario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo. “Inoltre il bonus – aggiunge – non è funzionale alla formazione perché per questo vi è la cosiddetta 'carta' del docente. Anch’essa è legge e non una concessione del governo”.
Invece, “sul difficile inizio dell'anno scolastico non abbiamo ascoltato nemmeno una parola mentre regnano incertezza, tantissime criticità e rabbia di docenti e personale Ata per l'assenza di risposte alla violazione sistematica dei loro diritti. Ci sarebbe piaciuto ascoltare un bilancio della legge 107 del 2015 che è la responsabile di tutto questo”.
In particolare sul contratto, "è ora che il presidente del Consiglio esca dal generico. Il suo governo finora ha stanziato 300 milioni di euro per 3 milioni di statali. L’Avvocatura dello Stato ha calcolato una somma necessaria che ammonta a 7 miliardi di euro. Il presidente può uscire dal generico? Basterebbe un tweet. Deve essere chiaro – conclude Pantaleo – che rivendichiamo un contratto nazionale vero che garantisca incrementi retributivi per tutti, superi la legge Brunetta, valorizzi le professionalità e ristabilisca regole esigibili nei rapporti di lavoro e nella contrattazione”.