"Secondo i dati del Miur l'organico 2010-2011 del personale docente per la Sardegna verrà decurtato di 1.037 unità, con un taglio in percentuale che rappresenta il secondo più pesante su scala nazionale dopo quello della Calabria: - 5,18%, a fronte di un calo degli alunni pari soltanto a -2,26%". E' quanto denuncia in una nota il deputato PD Guido Melis, che presenta oggi una interrogazione al ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Maria Stella Gelmini.

"I tagli", sostiene Melis, "sono fuorilegge, perché la Corte Costituzionale ha riconosciuto di recente la validità di una legge regionale sarda con la quale la programmazione scolastica ed il dimensionamento della rete scolastica sono di competenza regionale e l'utilizzo del personale, anche precario, deve avvenire di intessa con il corrispondente ufficio della Regione. Per non parlare del fatto che la vigente legge sulla sicurezza prevede non più di 26 alluni per classe, mentre i tagli comporteranno classi di oltre 30 studenti".

"Nell'interrogazione si chiede il blocco dei tagli, il rispetto delle competenze regionali e anche una considerazione speciale per quelle regioni, come la Sardegna, nelle quali, per ragioni di geografia interna, lo spostamento degli alluni da un paese ad un altro comporta spesso peculiari difficoltà nonché elevati costi di trasporto. Non si può legiferare sulla scuola astrattamente, ignorando che si tratta di una comunità di docenti e di studenti, intorno ai quali vivono le famiglie e le comunità locali. Sopprimere una scuola od un posto di insegnante significa ridurre l'offerta formativa. E ciò, in regioni già depresse, vuol dire spesso aggravare in modo irreversibile il disagio sociale", conclude il deputato sardo.