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"Come avevamo previsto, le conciliazioni per sanare migliaia di errori nella mobilità dei docenti della scuola sono state un fallimento. È inaccettabile che solo una parte delle richieste di conciliazione presentate dai docenti siano state esaminate". Così Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil.
"Si è consumata l’ennesima ingiustizia ai danni di una parte consistente di docenti coinvolti nella mobilità. Il disagio creato a migliaia di lavoratori, che hanno dovuto lasciare la propria regione, con retribuzioni bassissime, è stato ignorato dal governo, nonostante che in molti casi era possibile trovare soluzioni che, nel rispetto delle regole, evitassero esodi di docenti. Tutto questo, e il numero elevatissimo di docenti coinvolti, sta a documentare l’incapacità dell’amministrazione a garantire il governo del sistema scolastico", osserva il dirigente sindacale.
"Avevamo chiesto di rivedere tutte le procedure di mobilità, perché le conciliazioni non garantivano il rispetto dei diritti e delle regole. La risposta del Miur è stata che tutto si era svolto in maniera regolare e che bastavano poche conciliazioni per sanare le irregolarità. I fatti hanno dimostrato che avevamo ragione e le conciliazioni, fatte in quella maniera, determineranno nuovi contenziosi e una situazione d'incertezza nelle scuole. Se si sommano la gestione disastrosa della mobilità, le vicende del concorso, le violazioni dei diritti costituzionali della chiamata diretta, la riduzione degli organici e la condizione difficile del personale Ata, il nuovo anno scolastico inizia nel peggiore dei modi. Tutto ciò, è il frutto della legge 107/15, che peggiora la qualità dell’offerta formativa e calpesta i diritti delle persone. Per queste ragioni, è necessario che il Parlamento assuma le opportune iniziative per cambiare la pessima legge sulla scuola", conclude il sindacalista.