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Oltre duecento docenti hanno manifestato a Bari davanti alla sede del Consiglio Regionale contro l'assunzione in ruolo in sedi lontane da casa. Sono circa 1.800 gli interessati in Puglia, tra scuola primaria e secondaria di primo grado e, secondo fonti dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Snals, la cifra potrebbe salire a 2.500 contando anche i docenti della media superiore.
Gli insegnanti lamentano anomalie nell'algoritmo utilizzato dal ministero ed errori di calcolo: docenti con un alto punteggio vanno fuori regione, altri con punteggio inferiore vi restano. A spiegarlo è il segretario generale Flc Cgil Domenico Pantaleo: “È inutile che il ministro Giannini continui a dire che tutto va bene perché è falso. Ci sono evidenti errori nelle procedure di mobilità e bisogna rivedere tutto. La conciliazione proposta dal ministero non risolve il problema. Il meccanismo crea disuguaglianze e provoca un esodo dal Sud al Nord. Al Sud restano posti vacanti e al Nord avremo comunque posti dati a supplenza. Alcune procedure non sono trasparenti – ha aggiunto – e bisogna anche bloccare il meccanismo infernale della chiamata diretta che i dirigenti scolastici stanno avviando con ulteriori complicazioni”.
Una delegazione di rappresentanti sindacali e del movimento dei 'nastrini rossi' ha incontrato Sebastiano Leo, assessore regionale alla Scuola e Formazione professionale, e Alfonso Pisicchio presidente della Commissione Consiliare pugliese al Lavoro e Formazione.
Proteste analoghe si svolgono in questi giorni a Palermo. “Massima solidarietà ai docenti che devono lasciare le scuole della propria provincia per lavorare in quelle del Nord e che anche oggi stanno protestando con un sit-in davanti alla Prefettura. Noi come sindacato stiamo procedendo con i ricorsi e con le richieste di conciliazione, dal momento che il sistema non ha garantito correttezza e trasparenza, per difendere chi aveva diritto al rientro o a una sede più vicina e non ha avuto il trasferimento atteso”. Così il segretario della Flc Cgil Palermo, Franca Giannola, al lavoro nella sede del sindacato della Scuola dove la fila dietro la porta ogni giorno è continua e i docenti, più di 50 al giorno, arrivano accompagnati da mogli, mariti e bimbi piccoli nei passeggini.
“Capiamo il disagio delle famiglie e siamo vicini a chi soffre per lo smembramento dei nuclei familiari. La richiesta delle sigle sindacali confederali è di massima trasparenza delle operazioni di mobilità, con la declinazione delle fasi e la correzione di tutti gli errori – aggiunge l’esponente della Cgil –. I nostri uffici sono letteralmente subissati di richieste. Siamo qui per accogliere tantissime richieste di assistenza e consulenza anche perché in questo momento si accavallano le richieste delle assegnazioni provvisorie di cattedre e le utilizzazioni. E c'è un gran lavoro da fare per dare risposte a tutti”.