Studenti e docenti fianco a fianco per chiedere un radicale cambiamento delle politiche del governo Monti. Lo afferma il segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo. Manifestazioni in tutta Italia e sciopero dei docenti contro "un governo che massacra i lavoratori per salvare gli speculatori e la finanza. Una manifestazione per avere un Paese più giusto". 

Secondo Pantaleo, è importante oggi "questa iniziativa comune con gli studenti per lanciare un ponte tra i ragazzi e il mondo del lavoro, ragazzi esclusi non solo dalla possibilità di trovare un lavoro ma ai quali è stata tolta la speranza. Siamo in piazza per un'Italia più giusta, per mettere insieme gli interessi di chi lavora e chi ha diritto al futuro".  

Al centro della protesta ci sono solo i tagli della spending review e la legge di stabilità che, secondo il sindacato di categoria, porterà a un taglio di 30mila precari per un risparmio di circa 1 miliardo, ma anche il concorso "inutile, ingiusto e dannoso" e contro il ddl ex Aprea sulla riforma degli organi collegiali che "toglie democrazia alla scuola". Secondo Pantaleo "il mondo della scuola ha bisogno di essere ascoltato. Ci auguriamo - ha sottolineato- che Monti e Profumo aprano un tavolo di confronto".

STUDENTI IN 90 CITTA'.  giornata di mobilitazione nazionale del 12 ottobre, precisa un comunicato della rete della Conoscenza "è stata lanciata dall'Unione degli studenti quest'estate, per manifestare contro la svendita della scuola pubblica e la distruzione dell'università, ha avuto una grande diffusione e preannuncia l'apertura di un autunno di mobilitazione intenso". Per maggiori informazioni diretta twitter, sugli hastag dell'Unione degli Studenti e della Rete della Conoscenza #12OTT #noninvendita #studentinpiazza.

ROMA, STUDENTI E DOCENTI FORMANO UNICO CORTEO. Il corteo degli studenti partito da piazza della Repubblica ha raggiunto piazza dell'Esquilino dove ad attenderli i docenti della Flc Cgil. Al loro ingresso nella piazza sono stati accolti da un lungo applauso degli aderenti al sindacato di categoria. A breve studenti e docenti insieme partiranno per un unico corteo che raggiungerà piazza Ss. Apostoli.


TREMILA A PALERMO. Tremila circa tra lavoratori della scuola e studenti stanno partecipando a Palermo alla manifestazione nel giorno dello sciopero generale indetto da Flc Cgil e Rete degli studenti medi. Il corteo è diretto verso palazzo dei Normanni. Secondo una stima della Flc Sicilia l’adesione allo sciopero è stata di oltre il 10% dei lavoratori. “Una partecipazione che ha superato le aspettative- dice Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc- certamente dovuta anche agli ultimi provvedimenti del governo che taglia ancora e non dà prospettive positive al settore”. Altre manifestazioni sono in corso in nove città della Sicilia.

CON LE CAROTE. Gli studenti in corteo a Torino hanno lanciato carote contro la sede del Miur per protestare contro la frase del ministro Francesco Profumo che nei giorni scorsi ha detto che con gli studenti serve il bastone e la carota. "La settimana scorsa - hanno detto gli studenti ricordando gli scontri con la polizia dell'ultima manifestazione - con noi hanno usato il bastone. Oggi noi usiamo le carote". Hanno poi acceso anche alcuni fumogeni. E anche al corteo degli studenti di Roma spuntano le carote. "Sono per il ministro Profumo", dicono i ragazzi "che ha detto che gli italiani hanno bisogno un po' del bastone e un po' della carota. Gli diciamo tieniti bastoni e carote noi ci riprendiamo tutto, i nostri diritti il nostro futuro".

"A RISCHIO DIRITTO ALLO STUDIO". "In alcune scuole l'anno scolastico è iniziato solo virtualmente vista la riduzione dell'orario. La scuola è ridotta ai minimi termini, molti laboratori sono chiusi per mancanza di assistenti. Difficile articolare anche la vigilanza. È una situazione drammatica che pregiudica il diritto allo studio". A dirlo è Enrico Grillo, segretario della Flc Cgil di Caserta, intervistato da RadioArticolo1 durante lo sciopero odierno della scuola. "Buona parte dei lavoratori è con noi, anche se la rassegnazione purtroppo è un rischio che si corre. Tuttavia lo scenario che si sta configurando è quello di un fronte unitario".

FIRENZE, DUEMILA IN CORTEO. In Toscana i lavoratori della scuola in piazza a Firenze sono circa 2mila, provenienti da tutta la regione. Il corteo è partito da piazza San Firenze per arrivare in piazza Duomo. Sosta davanti al liceo Galileo, simbolo delle condizioni delle scuole fiorentine, dove domenica scorsa è crollato un controsoffitto e nessuno si è fatto male solo perché non era un giorno feriale. In testa al corteo lo striscione "Ora basta, paghi chi non ha mai pagato". Due delegazioni hanno consegnato i messaggi con le motivazioni della protesta al prefetto e al presidente della Toscana, Enrico Rossi. "Pezzo dopo pezzo, si sta scardinando la scuola pubblica" ha detto Alessandro Rapezzi, segretario regionale della Flc Cgil.

NAPOLI, STUDENTI INVADONO PIAZZA GARIBALDI. "Cinquemila studenti delle scuole medie e superiori del napoletano hanno "invaso" piazza Garibaldi. Incuranti della pioggia stanno sfilando lungo il corso Umberto I in un turbinio di suoni, corpi, voci. "Liberate i saperi" è lo slogan che ha aperto il corteo a cui si sono uniti anche i genitori e il coordinamento dei precari della scuola per una grande mobilitazione che insieme alla Flc Cgil (il sindacato ha scelto la data di oggi per lo sciopero generale del comparto) rivendica più investimenti per l'istruzione e la difesa della scuola pubblica". Lo afferma in una nota l'Unione degli studenti della Campania.

"UNIVERSITA' IN GINOCCHIO". "Aumento tasse universitarie, bassi finanziamenti, edifici fatiscenti ed Erasmus in pericolo, sono situazioni drammatiche, per questo siamo in piazza oggi", spiegano gli universitarie dell'Udu, il sindacato studentesco promotore dei cortei del 12 ottobre insieme alla Rete degli studenti medi. "Un'istruzione di qualità ce la chiede l'Europa", "Studenti protagonisti non spettatori" gli striscioni di apertura dei cortei di oggi. "Con il blitz sotto al parlamento europeo di oggi fatto insieme alla Rete degli studenti medi rivendichiamo una nuova Europa", spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari, sottolineando: "Non vogliamo che una parola d'ordine fondamentale per uscire dalla crisi mettendo al centro la solidarietà sia usata strumentalmente da chi ci governa per far passare con più facilità manovre di lacrime e sangue".

(aggiornato alle 12:54)