Dei 21.992 insegnanti sardi, solo 3.581 - il 20% - ha meno di 44 anni, e appena 271 di questi hanno meno di 34 anni. È quanto emerge da un’indagine della Flc regionale svolta sui dati anagrafici – disponibili sul sito del ministero dell'Istruzione, università e ricerca – degli organici in servizio nell’anno scolastico 2016/17 nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria. Al dato sugli insegnanti under 45, si aggiunge quello sugli over 54, che raggiungono invece una percentuale media regionale del 44,8%, fino ad arrivare però, al 52,2 in Ogliastra, 51,7 nel Medio campidano e 49,7 nel Sulcis. Invece, è Sassari a contare tra i suoi insegnanti la quota più elevata di under 44 - il 21,1% -, seguita da Oristano con il 19,1 Cagliari e Olbia con circa il 17.
La Sardegna è la terza regione d'Italia nella graduatoria degli insegnanti con età più elevata, superata solo da Calabria (51,6%) e Basilicata (49,7). La media del Sud è del 44,2%, mentre quella nazionale il 40. Dall’analisi della distribuzione degli insegnanti con più di 54 anni per ogni livello d'istruzione, emerge che nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si registrano le percentuali più alte, rispettivamente 45 e 52%. Seppur minoritaria in ogni livello d'istruzione, la quota d'insegnanti under 44 registra numeri più elevati nella scuola primaria.
“Pur confermando una tendenza a livello regionale molto simile alle regioni del Sud – ha detto il segretario Flc, Ivo Vacca –, i dati c'inducono a riflettere su quanto avverrà nei prossimi dieci anni, quando necessariamente si compirà il cambio generazionale di quasi la metà del corpo docente”. Pertanto, ci sarà una necessità di nuovi insegnanti che abbiano i requisiti per le immissioni in ruolo, dal momento che già per l’anno scolastico in corso, dei 1.300 posti disponibili (di cui oltre 500 erano legati ai pensionamenti) solo 700 sono stati effettivamente assunti.
“Una situazione legata all’insufficienza del numero di docenti con i titoli richiesti, cioè iscritti alle Gae o vincitori dell’ultimo concorso", ha spiegato il dirigente sindacale, sottolineando la necessità che venga bandito il concorso annunciato dal ministro Fedeli, proprio con l’obiettivo di colmare questo gap. L’auspicio è che il responsabile del Miur rispetti i tempi previsti, e che quindi entro il 2018 esca il bando riservato ai docenti non abilitati, ma con tre anni d'insegnamento e a quelli abilitati inseriti nelle graduatorie d’Istituto. “Solo in tal modo – ha concluso il responsabile Flc –, sarà possibile anche per la Sardegna coprire i posti previsti per le immissioni in ruolo, sia quelli dovuti ai pensionamenti dell’anno in corso sia quelli che ci assegnerà il ministero”.