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Domani (4 marzo) alle 12.30 delegazioni unitarie dei sindacati della scuola consegneranno ai Prefetti di Palermo e Catania, nelle rispettive sedi, un documento che illustra le ragioni della vertenza dei dirigenti scolastici, che il 9 marzo terranno un presidio davanti al Miur, nel giorno della protesta nazionale della categoria. In preparazione della mobilitazione Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals stanno svolgendo assemblee a Palermo per le province della Sicilia occidentale (domani alle 9.30 presso l’Iti Vittorio Emanuele III), e a Catania (oggi alle 15.30 presso la D.D. Pizzigoni) per quelle della Sicilia orientale.
Al centro della vertenza il taglio dei fondi contrattuali, la riduzione delle retribuzioni e i temi del reclutamento, della valutazione e del relativo rapporto con la retribuzione di risultato. “Il piano del governo- sostengono i sindacati- mentre ne incrementa le responsabilità , attacca retribuzioni e pensioni dei dirigenti scolastici e introduce meccanismi di valutazione premiale affidata a ispettori che non ricoprono l’incarico perché vincitori di pubblici concorsi, ma perché scelti direttamente dall’amministrazione con criteri soggetti ad ampia facoltà discrezionale”. “Si consegna di fatto ai direttori generali regionali- dice Graziamaria Pistorino, segretaria regionale della Flc Sicilia- la possibilità di premiare alcuni dirigenti a scapito della retribuzione degli altri”. I sindacati rilevano che la riforma della scuola “si è abbattuta su tutte le componenti della scuola e i nodi stanno venendo al pettine”. La mobilitazione è per “una soluzione positiva dei problemi denunciati”.