"Bene l'ascolto, ora si prosegua con il dialogo": è il commento del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari dopo l'audizione, oggi, 2 febbraio, in Commissione VII della Camera in merito ai profili attuativi della legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola”.
"Oggi - afferma Anna Azzalin, presidente del Cnsu - abbiamo riportato l'elaborazione del Consiglio che ad oggi non si è ancora potuto riunire per discutere nel merito sugli schemi di decreto sottoposti al parere delle commissioni parlamentari. Ciò non significa che il Cnsu non avesse maturato negli anni una posizione sui temi: abbiamo evidenziato la necessità di coordinare correttamente un'eventuale attivazione del terzo ciclo con l'attuazione delle nuove modalità di accesso all'insegnamento prevista per il 2020/21, chiedendo peraltro le motivazioni di un dilazionamento cosi' ampio. Abbiamo chiesto la previsione di agevolazioni per chi dovrà integrare il proprio curriculum con i 24 CFU/A in materie antropo-psico-pedagogiche richiesti per accedere al nuovo concorso. Infine abbiamo rivolto richieste di chiarimenti sui punti piu' opachi dei testi che il governo ha licenziato. Auspichiamo che le risposte ai nostri interrogativi pervengano quanto prima per consentirci di fare in tempi celeri le proprie valutazioni nel merito".
"L'accesso all'insegnamento - conclude Elisa Marchetti, coordinatrice dell'Udu - è uno dei temi caldi all'interno dell'orizzonte più ampio della transizione dall'università al mondo del lavoro. Nei prossimi mesi saremo impegnati in una grande campagna, che mette al centro i diritti di chi studia e lavora, dei tirocinanti, di chi vorrebbe inserirsi in un mondo del lavoro che troppo spesso non sembra in grado di rispondere adeguatamente all'offerta di giovani altamente formati. Il lavoro da fare è ancora molto e la strada del confronto con i rappresentanti delle categorie interessate, in primis gli studenti, è quella che indichiamo a chi dovrà mettere in atto le politiche per la formazione scolastica, universitaria e professionale".