Sono stati diffusi oggi i dati relativi al taglio del personale docente previsto per il prossimo anno scolastico in Lombardia, dove si perderanno complessivamente 4000 posti di lavoro pari all’11% del taglio complessivo nazionale. Lo si apprende da una nota della Cgil Lombardia.
"In Lombardia la popolazione scolastica aumenterà di oltre 11.000 alunni - si legge nella nota - e le richieste da parte delle famiglie per quanto riguarda la scuola primaria a tempo pieno e a tempo prolungato sono aumentate rispetto all’anno scolastico in corso.
"Non predicavamo nel deserto quando non più tardi di un mese fa si era denunciato questo grave rischio e quando con grande preoccupazione avevamo fornito tale dato al Presidente Formigoni, chiedendo alla Regione Lombardia, in accordo con la Direzione Generale scolastica, di adoperarsi per scongiurare una simile sciagura", commentano i segretari generali di Flc e Cisl Scuola della Lombardia, Corrado Ezio Baracchetti e Renato Capelli.
I due segretari, che reputano inaccettabili i 4000 posti tagliati, chiedono che i rappresentanti delle istituzioni pubbliche "abbandonino ogni ritrosia, intervenendo subito per scongiurare gli effetti devastanti che questi tagli produrranno sulla qualità della scuola pubblica lombarda e sulle lavoratrici e i lavoratori".