Confindustria contro Cgil. Emma Marcegaglia contro Susanna Camusso. Riassume così oggi La Stampa il polverone di polemiche sollevate ieri dalla sortita della numero uno di Confindustria. “Al centro del duello – scrive Marco Alfieri - un sindacato che, a detta del leader delle imprese, protegge sul posto di lavoro assenteisti cronici, ladri e fannulloni”. Sullo sfondo, un'altra volta, il feticcio dell'articolo 18 che gli imprenditori vedono come un grave ostacolo e che vorrebbero mantenere solo per i licenziamenti discriminatori.

Ma è davvero così? La Stampa risponde fornendo un po’ di numeri. “Se analizziamo i reintegri in azienda a seguito di contenziosi aperti sulla base dell'art.18 – annota Alfieri -, si tratta di numeri inflnitesimali: tra le 300 e le 500 posizioni ogni anno rispetto al mare magnum delle 160 mila causa di lavoro totali che ingolfano a getto continuo i nostri tribunali”.La cosa peggiore, insomma, sono i luoghi comuni, come spiega – ancora interrogato dal quotidiano dretto da Mario Calabresi -  Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro all'Università Bocconi di Milano: “La giurisprudenza che reintegra sempre il lavoratore non è più un fenomeno a senso unico come negli anni 70 dell'autunno caldo. Oggi le sentenze sono più equilibrate”.