Scongiurati tutti gli esuberi annunciati nelle sedi siciliane della Tmb, azienda partenopea che per conto di società come Tim, Telecom, Vodafone si occupa da anni in Sicilia della manutenzione e installazione di impianti elettrici. Oggi, 28 marzo, nella sede della Fiom di Catania, è stato siglato un accordo che prevede lo stop ai licenziamenti del 70 percento del personale, 72 tra impiegati e operai.
L'accordo ha previsto il congelamento di tre mesi del contratto integrativo di secondo livello e l'applicazione per tutti del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici. All'incontro, che fa seguito a un'assemblea che si è svolta a Enna nella sede della Cgil il 19 marzo scorso, hanno partecipato i rappresentanti della Tmb, il segretario generale della Fiom Cgil Catania, Nunzio Cinquemani, il segretario provinciale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e le Rsu di Palermo, Catania e Messina.
“Un risultato soddisfacente, abbiamo respinto qualsiasi ipotesi di riduzione del personale: in questo modo garantiamo l'occupazione e non perdiamo un solo posto di lavoro in tutto il territorio – dichiarano Foti e Cinquemani – Gli operai avranno quanto previsto dal contatto collettivo nazionale dei metalmeccanici. In più per gli impiegati in esubero è stato raggiunto un accordo per la formazione professionale, al fine di un loro impiego in produzione. L'accordo ha la durata di tre mesi. Il 30 giugno ci sarà la prima verifica. Se la situazione di Telecom e Tim, le due principali committenti sul territorio, si sarà normalizzata l'accordo potrà essere rivisto”.