"Resto amareggiata perché nella relazione presentata non si menziona la Fiat, mi aspettavo che si ricordasse chi è Marchionne e cosa ha fatto". Lo afferma Rosy Scollo, delegata Fiom Cgil Catania alla St Microelectronis, alla conferenza d'organizzazione. "Non si può parlare del Sud senza parlare di Fiat, perché proprio quell'azienda ha prodotto un disastro nel territorio. In un paese devastato dalla crisi, che mette i lavoratori gli uni contro gli altri, la soluzione per porre fine alla guerra tra poveri è in un solo strumento: il contratto nazionale. E' questo l'unico elemento che annulla le diseguaglianze, tra Nord e Sud, tra uomo e donna". Sui rapporti sindacali, prosegue, "non si può parlare di unità senza se e senza ma. Come faccio ad andare insieme alla Cisl che non parla di contratto nazionale, ma vuole valorizzare la contrattazione di secondo livello?". Parlando del futuro del sindacato, infine: "Dovete ascoltare noi delegati, siamo nei luoghi di lavoro, su di noi grava tutto il peso della crisi economica e la crisi del nostro sindacato. Non si può dire che non c'è nessun problema nel sindacato: il mondo del lavoro sta molto male, allora qualcosa non torna e anche la classe dirigente deve riflettere e chiedersi perché".
Scollo (Fiom Catania): difendere con forza il contratto nazionale
21 settembre 2015 • 17:06