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Sono lavoratori di diversi settori: turismo, mense, pulizie multiservizi, terme e farmacie private. Sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti. Un milione e mezzo di lavoratori che da oltre tre anni sono in attesa del contratto nazionale di lavoro, e in alcuni casi, come per il comparto termale, anche da sei.
Per questo oggi (6 maggio), per la prima volta, scioperano tutti insieme, in tutta Italia. E scendono nelle tante piazze del Paese sotto lo slogan “Fuori servizio”. La Filcams Cgil, insieme alla Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, attraverso questa iniziativa intersetttoriale chiedono oggi regole certe, lo sblocco dei salari, condizioni di lavoro e ambientali più semplici per lavoratori “indispensabili per il sistema paese e per l’economia, ma con difficoltà trovano l’attenzione e il riconoscimento del loro lavoro e delle loro professionalità”. Lavoratori che “operano in settori strategici per l’economia del nostro Paese, che rappresentano una componente rilevante del Pil Italiano, quali il turismo e il sistema degli appalti; svolgono lavori importanti, come la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali, nonché prestazioni attinenti la salute delle persone".
Sotto accusa c'è sopratutto lo stallo negoziale e l’atteggiamento dilatorio delle associazioni datoriali di settore: Federturismo/Aica/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Aci (Alleanza cooperative italiane), Anip Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi, Fnip Confcommercio.
Le manifestazioni sono molte, articolate su tutto il territorio italiano. In Toscana l’iniziativa regionale è a Firenze, così come per il Lazio, che terrà una manifestazione a Roma a piazza SS. Apostoli e per il Veneto, che si concentrerà a Venezia. L’Emilia Romagna ha dato appuntamento a Bologna dove radunerà anche le lavoratrici e i lavoratori del commercio aderenti a Federdistribuzione in sciopero per il rinnovo del contratto nazionale.
Fotogallery dalle piazze
Scioperi regionali anche nelle Marche, con presidio ad Ancona; in Abruzzo, con presidio davanti alla Prefettura di Pescara; in Campania con appuntamento alla prefettura di Napoli, in Puglia, davanti alla Confindustria di Bari; in Calabria a Lamezia Terme e un unico presidio di Trentino e Sud Tirolo. In Sardegna, è stata organizzata una conferenza stampa a Cagliari e presidi in tutte le province davanti ai posti di lavoro. Iniziative territoriali in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Molise, Sicilia.