"In un territorio falcidiato da crisi e cassa integrazione, con oltre la metà dei lavoratori con le aziende chiuse per cig (a partire dalla Electrolux), nelle fabbriche si sono registrate adesioni importanti che testimoniano la volontà dei lavoratori metalmeccanici a non accettare colpi di mano e lo scippo del loro contratto". E' quanto afferma in una nota la Fiom Cgil di Forlì che oggi ha preso parte con una delegazione di 150 lavoratori alla manifestazione di Firenze.

Ottimi secondo il sindacato
i dati sulle adesioni: "Alle Officine Maraldi tra gli operai 95% di adesione allo sciopero; 90% anche alla Tecnoagro e alla Cepi. Alla Bonfiglioli, dove erano al lavoro solo una trentina di operai (tutti gli altri a
casa in cassa integrazione), lo sciopero ha comunque registrato un'adesione intorno al 95%. E' dell'85% l'adesione alla Carpigiani, al 70% tra gli operai dell'Acis, della Cisaf e dell'Anofor, al 45% alla Marcegaglia".

"Questi dati
- dice ancora la Fiom di Forlì - testimoniano che, se la Confindustria e le imprese pensano di svendere il contratto nazionale dei metalmeccanici e di negare ai lavoratori il diritto di decidere su ciò che li riguarda, le tensioni sociali nelle aziende del nostro territorio sono destinate a crescere".