È iniziato a Roma, presso l’ospedale San Camillo, il sit in di protesta indetto dai sindacati dei medici in occasione dello sciopero nazionale. “Una sanità a pezzi. Regione che vai, sanità che trovi”, si legge sullo striscione sorretto dai rappresentanti degli oltre 250 mila medici ospedalieri e territoriali, pediatri, specialisti ambulatoriali e veterinari, oggi in sciopero.
“Protestiamo per dire no all’impoverimento della sanità pubblica, che é la migliore assicurazione sulla salute dei cittadini” spiega Massimo Cozza, segretario generale della Fp Cgil Medici, lanciando “un grido d’allarme per salvare il diritto alla salute”. Secondo Cozza, le assunzioni promesse dall' ultimo emendamento del governo non sono sicure: “L’esecutivo promette seimila assunzioni, ma in realtà si tratta di posti di lavoro solo ipotetici, non basati su risorse aggiuntive, ma su risparmi che le Regioni dovrebbero effettuare. Ma sappiamo tutti che i budget delle Regioni sono già al limite. Sono solo annunci senza numeri certi”.