“Lo sciopero dei lavoratori giudiziari, la loro pretesa di condizioni di lavoro migliori e più investimenti per un settore al collasso, per altro oggetto di una campagna mediatico-governativa che punta ad alterare la percezione che del sistema giudiziario hanno i cittadini, a farlo apparire come una macchina da guerra che altera gli equilibri politici del paese, trova tutto il nostro sostegno”. Con queste parole Carlo Podda, segretario generale della Fp Cgil, manda un messaggio di sostegno ai lavoratori della giustizia che oggi partecipano allo sciopero promosso da Fp Cgil, Rdb, Flp e Uilpa.

“Sappiano questi lavoratori
– continua Podda - che hanno il sostegno non solo del sindacato, ma di una larga fetta di società civile. Gli italiani hanno capito che tra “processo breve” e “legittimo impedimento” si sta giocando una partita d'azzardo sulla pelle della povera gente per garantire pochi potenti. I soliti potenti. Mentre si dipinge questo mondo come un come un covo di fannulloni dediti agli sprechi, chiunque entri in un palazzo di giustizia sa di avere a che fare con ben altri problemi: poco personale, strutture inadatte, macchinari obsoleti”.

“Credo che il governo –
conclude il segretario generale dell'Fp Cgil - debba fare marcia indietro, perché in questo settore nessuna riforma è possibile senza investimenti per il personale e per l'ammodernamento. La giustizia breve non la si fa per legge, ma con una struttura moderna ed efficiente. Tutto il resto è propaganda francamente stucchevole e fuori luogo, utile ai soliti noti ma non certo ai cittadini”.