“Lavoro fisco cittadinanza, cambiare si può”. Con questa parola d'ordine la Cgil proclama sciopero generale di 4 ore venerdì 12 marzo con manifestazioni in tutte le province per chiedere al Governo di intervenire per impedire la chiusura delle aziende, ridurre le tasse ai lavoratori e pensionati, garantire i diritti di cittadinanza e un futuro ai migranti che lavorano in Italia.

Il sindacato Fillea Cgil di Modena, condividendo in pieno gli obbiettivi dello sciopero, ha deciso, con un ordine del giorno approvato al recente congresso di categoria, di estendere lo sciopero ad 8 ore (anziché 4 ore) per il comparto edile, anche in considerazione della particolare e specifica situazione di difficoltà dell’edilizia a Modena, sia sul piano occupazionale che sul piano della tenuta delle imprese. “Rivendichiamo per Modena – spiega il segretario provinciale Sauro Serri - un piano straordinario di interventi che consentano al comparto edile di tenere e di svolgere la funzione storica di settore anticiclico”.

Lo sciopero generale del 12 marzo diventa per i lavoratori edili di Modena e provincia, un’occasione ulteriore per proporre all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica e delle istituzioni, l’esigenza di difendere il patrimonio occupazionale, professionale e di imprese che hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo delle nostre comunità. “Poniamo con forza – aggiunge Serri - l’esigenza di un piano straordinario di riqualificazione urbana, di riassetto del territorio, interventi di formazione e riqualificazione del personale interessato dal massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, per preparare le condizioni e favorire l’economia locale per l’uscita dalla crisi che salvaguardi il settore”.

Martedì 9 marzo è prevista una conferenza stampa della Cgil di Modena (ore 10.30 presso la sede cittadina) “per presentare le ragioni e modalità dello sciopero”.