I lavoratori che puliscono i treni, le stazioni, gli uffici delle ferrovie, che accompagnano i viaggiatori disabili ai treni, che offrono bibite a bordo delle Frecce o spingono i carrelli con i panini sugli altri treni si sono fermati per lo sciopero proclamato da Filt Cgil Fit Cisl Uil trasporti Fast e Ugl. Al centro della protesta la grave crisi che, ormai da anni, ha investito il settore e che rischia di determinare il licenziamento di circa 2000 persone a livello nazionale, di cui circa un centinaio in Liguria. Il problema non è lavorativo, ma economico e si produce a seguito della riduzione delle attività e dei ribassi applicati nelle gare di appalto.
Le società del Gruppo FSI che fanno le gare per affidare i servizi, accettano ribassi di gara eccessivi per risparmiare, senza tenere conto delle ricadute occupazionali. Gli ammortizzatori sociali che hanno sostenuto gli esuberi che questo sistema di ribassi ha generato, oggi non permettono più di fornire un’alternativa ai licenziamenti perché le leggi in vigore, in questo caso, stabiliscono la fine dei contratti di solidarietà a settembre 2018.
Il sistema di ribassi sta anche peggiorando la qualità del servizio che viene offerto perché, a minor valore dell’appalto corrisponde anche minore manodopera. Non è con il sistema di penali che FS ha introdotto per le ditte che non puliscono adeguatamente che si risolve il problema. I ribassi sono sinonimo di decadimento delle pulizie e delle tutele di lavoratrici e lavoratori.