“Il governo francese ha stanziato 6 miliardi di euro solo per due produttori dell’auto. È la stessa cifra spesa dall’Italia da settembre a oggi, per tutta la crisi. E il governo non risponde nemmeno alle richieste che arrivano delle imprese, come nel tessile. Così non si riesce a frenare la crisi”. A dirlo è il leader della Cgil, Gugliemo Epifani, parlando dal palco di San Giovanni, a Roma, ai lavoratori di Fiom e Fp Cgil chiamati in piazza per lo sciopero generale delle due categorie.

Sulla politica fiscale, dice Epifani, “si allentano i controlli sull’evasione e non si dà nessuna detrazione per dipendenti e pensionati”. Così si può arrivare alla “beffa di avere redditi più bassi e tasse che aumentano solo i più deboli. Ci dicono che col deficit che abbiamo non si può fare di più, ma perché non si prova a ragionare su come trovare risorse? In altri paesi i governi chiedono ai manager di ridursi gli stipendi, dal nostro non una parola su questo. Si potrebbe decidere, per esempio, di aumentare, non per sempre, la tassazione sui redditi sopra i 150 mila euro a favore di quelli da 5-600 euro al mese, per destinare 1,5 miliardi” a chi è più in difficoltà.