Un lunghissimo corteo, 20mila partecipanti, ha sfilato per le vie di Bari sotto un sole caldissimo nel giorno dello sciopero generale della Cgil. La manifestazione regionale in Puglia per il segretario generale Gianni Forte "ha superato ogni rosea aspettativa. Un segnale di partecipazione e di voglia di cambiamento che speriamo il Governo possa accogliere, a cominciare dal ritiro dell'articolo 8 del decreto".
Secondo Forte, “è evidente che Il malcontento continua a crescere tra i lavoratori e travalica i confini delle appartenenze, infatti, pressoché in tutte le realtà della regione, l’adesione allo sciopero va ben oltre il numero degli iscritti alle Cgil e sono molti i lavoratori di Cisl e Uil (salutati dal palco e accolti dalla folla con un grande applauso, ndr) che si sono uniti a noi oggi”. “Questo dato dovrebbe indurre a riflettere gli altri sindacati”, chiosa il segretario.
Duecento pullman, lavoratori, pensionati, tantissimi giovani, oltre 50 gonfaloni di amministrazioni comunali che hanno aderito allo sciopero, diversi gli assessori regionali che hanno sfilato, e ai quali si è aggiunto l'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, associazioni e numerose delegazioni del Pd, Italia dei Valori, di Sel, di Rifondazione Comunista. Un corteo coloratissimi che è stato aperto dai lavoratori migranti del cosiddetto "ghetto di Rignano Garganico", in provincia di Foggia, e di Nardo, protagonisti in queste settimane di lotte e scioperi contro lo sfruttamento del lavoro nelle campagne pugliesi. "Saremmo stati anche più numerosi, ma i caporali hanno minacciato tanti nostri amici che così hanno scelto oggi di lavorare", il commento di un loro portavoce.
Nel corteo anche tanti iscritti a Cisl e Uil, e a loro è andato l'applauso più lungo di Piazza Prefettura - dove si sono tenuti i comizi conclusivi con gli interventi di Forte e del segretario nazionale Fabrizio Solari - dopo l'annuncio dello speaker dal palco. Tra loro alcuni dipendenti del pastificio Tamma di Foggia, 14 iscritti su 54 e con il 90% di adesione allo sciopero. Numeri tutti oltre la rappresentanza Cgil: il 30% all'Ilva di Taranto, il 100% alla Sirti, l'80% alla Magneti Marelli, il 60% alla Bosch e alla Getrag, tutte aziende di Bari. A Brindisi chiusa l'Agenzia delle Entrate, dove la Cgil conta 14 iscritti su 70. A Foggia il 60% di adesione tra i Vigili del Fuoco, dove la Cgil conta un solo iscritto. Una media di adesione del 50-60% nel settore pubblico, numerosi uffici ed enti chiusi.
"A Bari come in tutta Italia l'altissima adesione allo sciopero e la partecipazione alle manifestazioni - ha detto dal palco Solari - sono il prodotto del nostro impegno e della nostra coerenza. Il governo ha scelto di affrontare la crisi con politiche sbagliate, senza prevedere nulla per lo sviluppo, facendo pagare i costi ai soliti noti. La giornata di oggi è un giudizio inappellabile di larga parte del Paese sulla credibilità e affidabilità del governo, soprattutto sulla norma che prevede licenziamenti facili, ignobile e devastante nella sua portata".
Sciopero Cgil, a Bari hanno sfilato in 20mila
6 settembre 2011 • 00:00