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''Lo sciopero è riuscito, l'adesione è intorno al 70% dai primi dati che abbiamo in nostro possesso. In alcune realtà anche del 100%. Ad esempio l'impianto del Salario, uno dei due grandi impianti dell'azienda, è chiuso perché tutto il personale ha scioperato''. Lo ha detto Natale Di Cola, segretario generale Fp Cgil Roma Lazio, in piazza in Campidoglio con i lavoratori di Ama per il sit in, sotto la pioggia, convocato in occasione dello sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati per lo sblocco dello stallo sul bilancio di Ama.
Nel mirino dei lavoratori c'è l'assessore al bilancio di Roma Gianni Lemmetti, considerato il responsabile del mancato via libera al bilancio 2017 di Ama. In ballo ci sarebbero 18 milioni relativi a servizi cimiteriali degli anni scorsi, vantati dalla partecipata guidata da Lorenzo Bagnacani ma che il Campidoglio non avrebbe intenzione di riconoscere. ''La risposta dei lavoratori è stata importante e la presenza in piazza dimostra che bisogna far presto. È uno sciopero contro chi non mantiene gli accordi, in questo caso è l'amministrazione capitolina. Abbiamo fatto un accordo i primi di settembre che garantiva l'approvazione del bilancio, l'approvazione di una delibera che permetteva ad Ama di assumere nuovo personale e soprattutto una delibera che permettesse ad Ama di restare pubblica. Di questi tre impegni nessuno è stato mantenuto''.
''L'effetto della mancata approvazione del bilancio è immediato - continua di Cola - L'azienda si trova in crisi, il rischio è che nelle prossime settimane la crisi potrebbe essere irreversibile perché a breve si profila una crisi forte con le banche. Il Comune non fornisce alcuna garanzia e si va verso il blocco delle linee di credito. Anzi a metà novembre c'è il rischio da parte delle banche di un'azione di rientro''.
In gioco c'è il futuro di 8mila famiglie, quelle dei dipendenti dell'azienda, ma più in generale di un'intera città. Lo sciopero, indeto da Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel, è iniziato con il primo turno mattutino di lunedì 5, per concludersi alle ore 4:30 della mattina di martedì 6 novembre.