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La protesta contro Consulmarketing, azienda di sondaggi e ricerche di mercato che vuole “trasformare” 350 dipendenti in collaboratori esterni, è riuscita. Ma era solo il primo passo di una vertenza che si preannuncia combattuta. Filcams Cgil e Uiltucs hanno ringraziato “le lavoratrici e i lavoratori Consulmarketing per la grande riuscita della giornata di mobilitazione del 2 marzo e del presidio alla sede Nielsen di Assago”. Le Rsu della Nielsen, si legge in una nota delle sigle sindacali, “hanno solidarizzato con i lavoratori Consulmarketing e si è realizzato un importante momento di unità”.
La Consulmarketing ha aperto il 19 gennaio “una procedura di licenziamento collettivo – ricordano i sindacati - e ha deciso di esternalizzare un intero settore che coinvolge circa 350 addetti (poco più di un terzo di tutta la forza lavoro), senza proporre alcuna soluzione alternativa”.
L'intento della Consulmarketing, azienda specializzata nella rilevazione dei prezzi al consumo nella grande distribuzione, è quello “di costringere i lavoratori - sostiene la Filcams - a rinunciare al rapporto di lavoro dipendente, per riproporre loro un contratto di collaborazione e continuare ad avere addetti alla rilevazione prezzi, eliminando così tutele e diritti, e riduc endo i costi del lavoro”. Dipendenti e sindacati, inoltre, hanno richiesto “l'intervento anche di Nielsen, unico committente di Consulmarketing, dalla quale dipende il rinnovo della commessa per questi lavoratori”.
Eppure la Nielsen Italia “continua a far finta di non vedere la realtà dei fatti – denunciano Filcmas e Uiltucs – e non intende assumersi le sue responsabilità come committente della Consulmarketing”, mentre “il governo non ha ancora mostrato volontà di intervenire nella vicenda, nonostante gli annunci propagandistici via Twitter del ministero dello Sviluppo economico”.
I prossimi appuntamenti
Il 6 marzo si terrà il previsto incontro in sede sindacale per verificare le condizioni per il ritiro della procedura di licenziamento collettivo, che resta il solo obbiettivo dei lavoratori e del sindacato.
Il 9 marzo, invece, le parti sono state convocate presso il Mise.
I sindacati, intanto, hanno proclamato uno sciopero dal 3 marzo al 6 aprile compresi. Durante questo periodo i lavoratori potranno astenersi dalle prestazioni senza preavviso alcuno, secondo le indicazioni delle organizzazioni sindacali di categoria.
Il 9 marzo a Roma, di fronte alla sede del Mise, si terrà una manifestazione a cui i lavoratori sono invitati a partecipare per far sentire al governo la loro indignazione e la loro determinazione nel proseguire la lotta.