Uno sciopero di quattro ore per “il lavoro e la solidarietà contro le politiche di austerità”. Seguendo lo slogan scelto dalla Confederazione europea dei sindacati, la Cgil di Reggio Calabria e Locri, insieme con la Cgil della Piana di Gioia Tauro, scende in campo per manifestare contro i tagli governativi, la privatizzazione dei servizi pubblici, la creazione di una serie di disuguaglianze economiche e sociali.

E lo fa, mercoledì 14 novembre, davanti al varco doganale del porto di Gioia Tauro, a partire dalle 10. Una manifestazione provinciale che sarà conclusa da Franco Nasso, segretario generale Filt, e che porta avanti non solo le istanze rivendicate a livello europeo (si ricorda l’articolazione dello sciopero in diversi stati dell’Ue) ma, soprattutto, quelle più strettamente italiane.

Perché – come denunciato dalla Cgil nazionale – la manovra economica del governo Monti segue una linea di austerità, ma in sé contiene un paradosso: la leva fiscale non viene indirizzata verso la crescita e lo sviluppo. Se non c’è crescita, il rigore delle misure economiche non basta: si tratta di misure solo “aggressive e violente”. Per questo, si svolgerà uno sciopero generale, una manifestazione attiva, una mobilitazione per rivendicare il diritto al lavoro, per difendere ciò che è stato più colpito: pensioni, lavoro e servizi pubblici.

La Cgil di Reggio Calabria e Locri, insieme con la Cgil della Piana di Gioia Tauro, si mobilita per i giovani, per i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, per un piano di trasporti che permetta la piena mobilità. Ma, principalmente, per un programma straordinario che crei occupazione e rilanci la produttività in diversi settori economici e strategici della Calabria: dal Porto di Gioia Tauro alla riforestazione, dalla stabilizzazione dei precari alla creazione di un sistema di rifiuti efficiente.

Se, a livello europeo e nazionale, si chiede un patto sociale a livello politico-istituzionale, il sindacato reggino chiede l’avvio di una trattativa globale che rilanci l’economia del territorio e difenda il welfare. A tal proposito, la Cgil locale sottolinea che sono state organizzate sul territorio molte assemblee per spiegare ai lavoratori e non solo, le motivazioni alla base dell’iniziativa. Un messaggio che è stato recepito in modo diretto e ha trovato un pieno senso di condivisione. Grande, perciò, sarà la partecipazione delle categorie Cgil e della popolazione stessa. In tanti hanno risposto, in molti saranno presenti a Gioia Tauro per rivendicare uno stato di diritto. Uno stato sociale.