“Siamo costretti a replicare al ministro Brunetta, che nella conferenza stampa di oggi ha ribadito i dati di adesione allo sciopero nazionale del pubblico impiego del 13 febbraio. É particolarmente curioso che il ministro abbia intitolato la conferenza stampa ‘Adesioni agli scioperi: le bugie della Cgil’, quando la Funzione pubblica Cgil non aveva ancora fornito alcun dato. Non possiamo certo interpretare questo approccio come una disponibilità al dialogo, sembra più che altro una provocazione”. A dirlo è il Dipartimento organizzazione della Fp, la sigla di categoria del pubblico impiego della Cgil.

“Già durante lo sciopero del 13 febbraio – ricorda il sindacato
– il dipartimento della Funzione Pubblica ha diramato un comunicato in cui forniva un dato sull'adesione. Questo poco dopo mezzogiorno. Abbiamo notizie certe di rilevazioni effettuate alle 11.30 del mattino. È chiaro come dati raccolti con questa tempistica non possano che essere falsati, per più ragioni. Intanto perché a quell'ora è praticamente impossibile aggregare dati credibili, che cioè distinguano le ragioni dell'assenza dal lavoro e tengano conto dell'organico effettivo delle strutture (la base di calcolo dell'adesione, naturalmente, varia a seconda del personale realmente impiegato in quel dato giorno lavorativo, non dell'intero personale)”.

“Se poi aggiungiamo il fatto – aggiunge la Fp Cgil
– che la rilevazione viene effettuata senza tenere conto delle turnazioni (ad esempio per quel che riguarda i servizi h24) e che quindi allarga a dismisura il campione per ridurre la rilevanza dello sciopero, le lacune metodologiche di tali rilevazioni diventano evidenti. Sempre che si tratti di lacune metodologiche e non di una strategia atta a mistificare ed a minimizzare una grande mobilitazione”.

Così conclude la nota: “Ribadiamo la nostra volontà di non commentare i dati che il ministro fornisce, soprattutto quando si ostina a dare i numeri. Sul sito www.fpcgil.it <http://www.fpcgil.it/> sono stati pubblicati alcuni dati parziali sullo sciopero. Possiamo affermare che la mobilitazione del 13 febbraio ha ottenuto adesioni che in media superano certamente i nostri iscritti, e in moltissimi casi persino i dati relativi agli scioperi unitari, confermando i risultati positivi dello sciopero di categoria di novembre e dello sciopero generale di dicembre”.