È stato approvato a larga maggioranza l'accordo integrativo alla Schneider Electric di Stezzano (Bergamo), azienda metalmeccanica specializzata nella gestione dell'energia e automazione, presente in oltre 100 paesi.
Dopo tre settimane di referendum nei cinque stabilimenti e in una decina di sedi commerciali e tecniche sul territorio nazionale, oggi, 21 marzo sono arrivati i dati sul voto: su 1.074 votanti, 1.025 sono stati i voti favorevoli e 49 i contrari. Ora l’accordo definitivo verrà formalmente firmato nei prossimi giorni.
“Siamo estremamente soddisfatti: sul piano economico abbiamo raggiunto risultati di crescita positivi e sul piano normativo siamo riusciti a migliorare sensibilmente aspetti di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e del ruolo dei padri. La nostra soddisfazione trova rispondenza nel voto chiaro dei lavoratori”, commenta Fabio Mangiafico della Fiom Cgil di Bergamo.
L’accordo prevede un rinnovo del premio di risultato con un incremento medio del 7%. Il premio interesserà, per la prima volta, anche i 500 lavoratori che operano nello stabilimento di Conselve in provincia di Padova e i tecnici trasfertisti: questi lavoratori in precedenza non potevano goderne, provenendo da altre aziende acquisite di recente.
Dal punto di vista normativo, dai 4 giorni retribuiti di congedo di paternità già previsti dalla legge si passa a 10 giorni, tutti retribuiti. Viene avviato un percorso formativo per favorire il rientro dalla maternità per le lavoratrici madri che volessero aderire (e-learning da casa).
Si prevedono 300 euro di bonus welfare per la nascita dei figli e viene poi ampliata la possibilità di utilizzare il lavoro agile (lavoro da casa, per 1 giorno a settimana).
Dopo 7 anni di anzianità, è prevista la possibilità di ritirare il 20% del TFR in azienda senza addurre causali. Viene, poi, rafforzato il diritto del lavoratore di negoziare attraverso il sindacato per trovare soluzioni alternative in caso di licenziamento individuale: si allunga, cioè, il periodo di trattativa rispetto a quanto previsto legge Fornero in materia di licenziamenti economici.
L’azienda si impegna all’iscrizione al pacchetto A di Metasalute, dunque non più quello base, meno ricco (con un incremento di costi da parte aziendale di 44 euro per ciascun dipendente). Infine è prevista una quota aggiuntiva di 120 euro rispetto al Contratto nazionale, che viene versata al fondo Cometa per ogni dipendente.