“La nostra categoria, dopo quella dell’auto e della meccanica, è quella più colpita da cassa integrazione e crisi aziendali. E poi c’è il valore del servizio pubblico: per noi è fondamentale il ruolo delle Asl e dei servizi ispettivi, messi in grande difficoltà dai ministri Sacconi e Brunetta. Ecco perché il doppio allarme lanciato da Fiom e Fp ci vede partecipi”. A dirlo è il segretario della Fillea Cgil (i lavoratori edili, ma anche quelli dei mobili), Walter Schiavella, oggi in piazza con una folta delegazione della sua categoria per lo sciopero di Fiom e Fp Cgil.

“Come Cgil – dice in un’intervista al Manifesto – dobbiamo chiedere azioni del governo su diversi fronti: deve invertire le sue politiche di smantellamento delle regole del lavoro, e investire risorse su ammortizzatori, innovazione e infrastrutture. Ma finora si è dimostrato del tutto inadeguato”. Schiavella chiede un cambio di rotta su più fronti: “Si dovrebbe reinvestire sugli alloggi pubblici, siamo all’ultimo posto in Europa: ci sono 4,5 milioni di famiglie in affitto, di cui 3 con disagio abitativo, e solo 1 milione di case popolari. Dove si prendono i soldi? Ad esempio reintroducendo l’lci per le fasce più alte: in maniera modulata, dai 40 mila euro di reddito annuo in su”.