“Rileviamo purtroppo con rammarico che il ministro dell’Istruzione non ha trovato oggi uno spazio per incontrare il sindacato, un fatto tanto più grave perché si pone in contrasto con la disponibilità offerta dal presidente del Consiglio Gentiloni che, proprio lo scorso 18 febbraio, nel corso del confronto con Cgil, Cisl e Uil, aveva annunciato l’imminente visita del ministro come occasione per affrontare le questioni cruciali del diritto allo studio”. Lo hanno detto i segretari generali Michele Carrus, Ignazio Ganga e Francesca Ticca in riferimento alle diverse tappe del ministro in Sardegna, ricordando che il tema dell’istruzione, come fattore indispensabile per moderne politiche di coesione e di sviluppo, era stato centrale nell’incontro all’aeroporto di Elmas e che il presidente Gentiloni, segnando anche una netta discontinuità con il suo predecessore, aveva rassicurato gli stessi sindacati sulla disponibilità al confronto ”.
“E’ davvero un peccato – affermano i confederali auspicando che il ministro recuperi questa disattenzione quanto prima – perché sarebbe una occasione, in continuità con il rinnovato dialogo sociale inaugurato da Gentiloni, per illustrare al ministro Fedeli le proposte e le criticità, più volte sottolineate anche dalle nostre categorie, del sistema dell’istruzione, dell’università e della ricerca in Sardegna”.
“Non vorremmo che l’atteggiamento del ministro fosse legato a una logica conflittuale che pensavamo superata” concludono i segretari, aggiungendo che “si tratterebbe di una scelta ancor più singolare perché compiuta da una persona che ha una lunghissima militanza sindacale alle sue spalle e che oggi sembra quasi dimenticare l’importanza dei rapporti con le parti sociali”.