L’incontro in programma oggi pomeriggio (2 febbraio) a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Monti e i rappresentanti  della Regione Sardegna vedrà una delegazione esclusivamente politica, con membri della Giunta e del Consiglio, oltre a parlamentari sardi. "Nulla da eccepire – dicono in una nota unitaria i sindacati confederali regionali –. Meglio questo che niente. A condizione che non si chieda, come fa l’on. Ugo Cappellacci a Cgil, Cisl e Uil, di fungere da passivi banditori dei risultati di quell’incontro".

Il governatore, infatti, ha convocato il sindacato il giorno dopo l’incontro romano con il capo del governo. Cgil, Cisl e Uil, in questi mesi, sia nel corso di incontri con il governatore dell'isola sia anche con lo sciopero generale dell’11 novembre scorso, hanno ripetutamente auspicato e sperato di poter esporre direttamente a Monti i problemi dello sviluppo, del lavoro e le drammatiche emergenze produttive nell’isola.

"Ancora una volta, dunque – lamentano i sindacati –, si sceglie la strada di escludere le parti sociali da un confronto con il governo su problemi che avrebbero dovuto essere rappresentati anche  dal sindacato. In una fase tra le più difficili per la Sardegna, anche a causa di una ridotta credibilità della Regione, è indispensabile, invece, costruire un vasto fronte unitario sulle questioni riguardanti l’emergenza e la prospettiva dello sviluppo economico e sociale dell’isola. L’unità dei sardi, più volte sollecitata da tutte le componenti della nostra società, non è un’immagine di valenza esclusivamente mediatica, ma condivisione perfetta di obiettivi, strumenti e metodi d’azione politica e sociale".

"Cappellacci ha scelto, in solitudine, forme e modi di rivendicazione – rende noto il comunicato –, e si è assunto la responsabilità di rendere inutile l’incontro Giunta-sindacati, previsto per sabato 4 febbraio, cui Cgil, Cisl e Uil non si presenteranno. Se il presidente della Regione intendeva disinnescare un mese di mobilitazione sindacale – che si concluderà con una grande manifestazione a Cagliari il 9 marzo – ha clamorosamente fallito".