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"Esprimiamo apprezzamento per la scelta del Consiglio regionale, che mostra attenzione verso le proposte avanzate da noi negli incontri con tutti i capigruppo e supportate dalla mobilitazione in programma per oggi (lunedì 27 novembre) alla Fiera di Cagliari". A dirlo è una nota della Cgil Sardegna, rimarcando di intravedere "la possibilità di una sterzata rispetto all’impostazione della Finanziaria presentata al Consiglio dalla giunta, quella che il sindacato ha criticato con decisione, per l’assenza di visione sul tema lavoro, a cui sono state persino sottratte risorse rispetto all’anno scorso. Tra minori stanziamenti in bilancio e impegni di spesa già assunti mancano circa 40 milioni, gli stessi che - per una strana coincidenza - sarebbero affidati alla libera programmazione del Consiglio".
“È davvero singolare parlare di condivisione – ha detto il segretario generale della Cgil regionale, Michele Carrus, in riferimento alle parole usate dal presidente della giunta – a fronte, invece, di un’informazione sommaria nell’unico incontro svolto con l’assessore alla Programmazione, senza alcun supporto documentale, ricevuto poi dal Consiglio a ridosso dell’audizione in Commissione. Ma soprattutto c’è stata, pubblicamente, da parte nostra una bocciatura netta e chiara, in entrambe le occasioni, dell’impostazione della Finanziaria”.
“Il nostro auspicio – ha detto il dirigente sindacale – è che il Consiglio regionale e la maggioranza sappiano cogliere, migliorare e tradurre nella manovra le nostre proposte dettagliate nel corso degli incontri dei giorni scorsi, con indirizzi, modalità e obiettivi precisi”. La sostanza è quel piano straordinario per l’occupazione, con uno stanziamento di almeno 100 milioni, rivendicato dal sindacato insieme all’incremento delle risorse per il diritto allo studio: lavoro e istruzione sono le due parole-chiave della Cgil per accompagnare l’uscita da una perdurante fase di crisi, certificata dai dati che, drammaticamente, confermano il fallimento delle politiche per il lavoro, portate avanti in questi anni dalla giunta".
Non a caso, il titolo dell’iniziativa che porta oggi (lunedì 27 novembre) al Palacongressi della Fiera di Cagliari oltre mille lavoratori, delegati e giovani, provenienti da tutti i settori produttivi e i territori dell’Isola, è "Lavoro, ultima chiamata". Il Consiglio, ha aggiunto il leader della Cgil isolana, ha "oggi la responsabilità di apportare modifiche indispensabili a questa Finanziaria, che sarà praticamente l’ultima utile, in questa legislatura, a costruire la ripresa dell’occupazione in Sardegna”. Alla Regione, la Cgil chiede un deciso cambio di strategia nelle politiche per il lavoro, superando l’attuale modello incentrato principalmente sulla flexicurity, che ha prodotto risultati davvero scarsi, come dimostrano i dati oggettivi: perseverare su questa linea, sarebbe sbagliato e dannoso".
Da qui, l’appello del mondo del lavoro, che si mobilita alla Fiera intorno a una piattaforma sostanziata da alcuni punti prioritari: piano straordinario per l’occupazione, con risorse consistenti nella legge Finanziaria, in un fondo dedicato del bilancio regionale, per superare i vincoli di spesa degli enti locali; creazione di una specifica unità di missione di governance del piano, una vera e propria task-force per la predisposizione e la rapida cantierizzazione di opere e servizi di pubblica utilità; rafforzamento delle misure di supporto all’impiego dei lavoratori, in particolare per i giovani, le donne e nelle aree deboli, e per la riforma della formazione professionale; nuove regole più stringenti sul sistema di appalti, subappalti e affidamenti, per favorire l’occupazione e la sua stabilità; attuazione dei piani di rilancio delle aree di crisi e degli accordi e protocolli siglati - con la conferma o l’avvio di investimenti pubblici e privati, programmati nei settori produttivi e nelle infrastrutture - e di un programma contro lo spopolamento delle zone interne; servizi pubblici efficienti, un welfare inclusivo e il contrasto alla povertà; maggiori risorse per istruzione e ricerca: borse di studio, alloggi, mobilità.