Opposizione all'attacco dopo la sanzione "irrisoria" comminata al ministro La Russa per gli insulti rivolti al presidente della Camera, Gianfranco Fini. "Si tratta di un vero e proprio atto di codardia da parte dell'ufficio di presidenza", afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.  "Si sono trincerati - afferma Donadi - dietro la mancanza di norme sulle sanzioni ad un ministro, ma si tratta di un problema di facile soluzione. Ignazio La Russa avrebbe dovuto essere sanzionato come qualsiasi altro deputato e questo non avrebbe avuto ripercussioni sulle sue funzioni da ministro. Perché‚ come deputato non avrebbe potuto votare, ma come ministro della Difesa avrebbe potuto tranquillamente svolgere le sua mansioni in Aula"

Un giudizio simile lo esprime Rosy Bindi del Pd: "Il ministro La Russa avrebbe dovuto avere, come membro della Camera, oltre che del governo, l'interdizione almeno dalla partecipazione al voto sul provvedimento. Siamo peraltro in assenza di scuse...". Per queste ragioni Bindi non ha preso parte al voto dell'ufficio di presidenza. Bindi ha poi ricordato che nel caso Evangelisti (Idv) la sanzione fu di 15 giorni di sospensione, solamente per alcuni gesti.