“La sanità non può essere sempre trattata come oggetto di scontro politico o terreno di lottizzazione. Si deve tornare a mettere al centro il diritto alla salute e qualunque intervento sulla sanità deve avere questa finalità”. Lo ha detto il segretario generale dello Spi Cgil Sicilia, Maurizio Calà, a Enna per la festa di regionale di LiberEtà. Calà ha ricordato che “gli ultra sessantacinquenni in Sicilia sono più di 1/5 della popolazione : sono proprio gli anziani – ha sottolineato- quelli che si rivolgono di più al sistema sanitario e che chiedono oggi risposte”.
Per lo Spi Cgil “bisogna intervenire sulla rete di medicina territoriale e sulla integrazione socio-sanitaria, che sono uno storico elemento di arretratezza in Sicilia. Occorre inoltre potenziate le eccellenze sanitarie con l’obiettivo di azzerare i viaggi della speranza verso ospedali del nord”. Su questi temi è già aperto un tavolo di confronto con l’assessore alla Salute.
“Chiediamo impegni precisi”, afferma Calà. “I più colpiti dai tagli alla sanità sono sempre i più deboli- rileva il segretario dello Spi-, anziani, bambini e disabili, a cui viene negato il diritto alla salute a partire dall’accesso, con un sistema fatto da liste d’attesa che si possono scavalcare solo pagando le visite in intramoenia o con la sanità privata. Questo non è ammissibile”.