“Quello che si risparmia in sanità deve rimanere in sanità. Prioritario è abbattere le liste d’attesa”. A dirlo sono Vincenzo Sgalla (segretario generale Cgil Perugia) e Graziano Massoli (segretario generale Spi Cgil Perugia), chiedendo alla Regione Umbria di “colpire gli sprechi, migliorare l’efficienza del sistema, portando a termine la riorganizzazione in corso. Questo significa non comprimere l’offerta sanitaria necessaria, garantire il giusto personale in quantità e qualità, eliminare o almeno ridurre drasticamente le barriere d’accesso ai servizi: siano essi di tipo strutturale, organizzativo o economico”.
Secondo i due sindacalisti, non si può accettare “che in Umbria, regione considerata fra le migliori d’Italia, ci siano delle liste d’attesa che compromettono il diritto alla salute: non si può aspettare oltre un anno per fare una mammografia, solo per fare un esempio. E non si può consentire che la risposta al problema venga dalle visite a pagamento, siano esse in intramoenia o in strutture private. Vista la condizione di estrema difficoltà che oggi attraversano lavoratori e pensionati. Bisogna che la sanità umbra, partendo dai provvedimenti avviati in questi giorni, stabilisca delle priorità. Per noi quella di superare le liste d’attesa è centrale. Così come centrale è portare a compimento la riforma del servizio sanitario regionale, superando i ritardi che persistono nell’integrazione tra servizi territoriali e rete ospedaliera”.
Sanità: Spi Cgil Perugia, prioritario abbattere liste d'attesa
24 marzo 2014 • 00:00