Si svolgerà domani a Venezia una mobilitazione straordinaria dei lavoratori della sanità regionale in difesa del contratto “che, stando alle scelte operate in Finanziaria e nei provvedimenti relativi al pubblico impiego, si annuncia in netto dimagrimento” spiega un comunicato. “Prima c’era incredulità, adesso rabbia”, commentando la segretaria della Fp Cgil del Veneto Ivana Fogo: “E’ del resto molto eloquente la grande voglia di partecipare alla manifestazione, nonostante domani non sia una giornata di sciopero, dedicando a essa le ore di riposo tra un turno e l’altro. Inizialmente avevamo previsto un corteo di due-trecento persone. Oggi siamo arrivati a oltre 1.000 adesioni da tutto il Veneto che ci hanno obbligato a raddoppiare i punti di imbarco, aggiungendo a quello già previsto di piazzale Roma anche un concentramento davanti alla stazione ferroviaria”. Il corteo acqueo, che si snoderà lungo il Canal Grande, partirà alle 9,30 da Piazzale Roma e raggiungerà prima Palazzo Balbi, quindi Palazzo ferro Fini. Al Balbi si svolgerà un incontro con l’assessore alla Sanità Sandro Sandri, cui le organizzazioni sindacali proporranno la firma di un testo congiunto da inviare al presidente del Consiglio e all’Aran (l’agenzia che stipula i contratti pubblici). A Palazzo Ferro Fini invece è previsto un colloquio con i capigruppo consiliari.