Stipendi d'oro per i top manager, a fronte del peggior disavanzo pro capite a livello nazionale, percentuali elevate di errori in corsia e lunghe liste d'attesa. È la lista dei disservizi del sistema sanitario regionale denunciati dall'Osservatorio Codici (centro per i diritti del cittadino), che li ha raccolti in un rapporto dal titolo “Salute in rosso: dalla malasanità alla malagestione del servizio sanitario nel Lazio”. Secondo quanto si legge nel documento, il Lazio è la regione con il peggior disavanzo sanitario e dal 2001 detiene il primato del maggior disavanzo pro-capite: 2036 euro a persona.

In totale, stima l'associazione, dal 2001 al 2008 il disavanzo cumulato sfiora gli 11 miliardi di euro. A fronte di un sistema sanitario regionale gravato dai debiti, denuncia il Codici, la retribuzione lorda media dei direttori delle Asl si aggira attorno ai 150mila euro all'anno, mentre quella dei direttori si attesta a 110mila euro annui. Tra i servizi erogati le due criticità maggiori evidenziate nel dossier riguardano il funzionamento del 118, di cui si evidenziano la scarsità di mezzi a fronte del numero di chiamate, e le liste d'attesa, ritenute troppo lunghe. Per curare lo stato del sistema sanitario del Lazio il Codici propone quindi un taglio non inferiore al 20% degli stipendi di dirigenti e top manager della sanità pubblica, il riordino della rete ospedaliera e l'introduzione di obiettivi attinenti alla qualità e alla quantità delle prestazioni“.