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"Non si capisce come si possa essere soddisfatti di un'intesa che conferma i tagli al Fondo sanitario nazionale stabiliti dalla Legge di stabilità". Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, commenta l'accordo sul riparto dei tagli al settore siglato in sede di Conferenza Stato - Regioni e le dichiarazioni del ministro Lorenzin.
"Si tratta di tagli al finanziamento, e quindi lineari, da 2,352 miliardi all’anno a partire dal 2015: sommati a quelli degli ultimi anni - spiega Lamonica - riducono ulteriormente e drammaticamente le risorse per garantire beni e servizi ai cittadini e per rinnovare il contratto ai lavoratori".
La dirigente sindacale sottolinea che "i settori di spesa sanitaria da tagliare, individuati tardivamente dall’intesa Stato-Regioni, non compensano la riduzione del finanziamento e non colpiscono di per sé gli sprechi". "Infatti - precisa - gli interventi previsti sulla spesa inappropriata valgono meno del 10% dei risparmi complessivi".
"Se, come affermato dal ministro Lorenzin, il governo intende davvero fermare la stagione dei tagli - conclude Lamonica - già nel 2016 riporti il finanziamento al livello fissato dall’ultimo Patto per la Salute".