"La riorganizzazione dell'assistenza medica, a partire dalla razionalizzazione dei presidi delle guardie mediche in tutta la Provincia, non penalizzerà le valli e le aree periferiche del Trentino, se verranno potenziati davvero i servizi di medicina generale. Il discrimine sta proprio qui: se il progetto di riorganizzazione della continuità assistenziale promosso dall'assessore Zeni porterà a un effettivo rafforzamento dei servizi dei medici di base sul territorio, la chiusura di alcuni presidi della guardia medica non comporterà disservizi, ma, anzi, potrebbe qualificare l'assistenza sanitaria di prossimità, considerata l'esperienza maturata sul campo dai medici di base nei diversi territori della nostra provincia". Così Andrea Grosselli (Cgil Trentino) e Gianna Colle (Fp Cgil Trentino) in una dichiarazione congiunta.
"Per questo, chiediamo alla giunta provinciale di ampliare la dotazione di medici di base e di pediatri di libera scelta, sulla base della legge provinciale 16 / 2010, e sostenere i processi di aggregazione degli specialisti di medicina generale in forma associata, così da garantire a tutti i cittadini di ogni area del Trentino, siano esse la valle dell'Adige o le valli più periferiche, un servizio sempre più puntuale e qualificato", concludono i due dirigenti sindacali.